Anche prima di prendere parte ad un servizio fotografico, insieme alle altre domande che mi vengono poste dalle persone che si apprestano a venire nel mio studio, la più ricorrente è: “Che cosa devo indossare?”.
Non esiste una risposta univoca, tutto dipende dallo scopo per il quale sono destinate le fotografie che verranno scattate. Ovviamente se l’occasione è un ritratto professionale le indicazioni da fornire saranno diverse rispetto a quelle per un family portrait o uno di gravidanza.
Cosa non indossare
Iniziamo con il dire cosa sicuramente non andrà bene: fotograficamente parlando non sono adatti gli abiti con stampe non uniformi, loghi o testi. Se un abito con una fantasia o con un pattern ripetuto può essere tranquillamente utilizzato – anche se bilanciato da qualcosa di più “calmo”, con colori neutri e in tinta unita – è consigliabile evitare di indossare tutto quello che presenta un grosso disegno o un’immagine su una porzione del capo di abbigliamento.
La ragione è semplice: nello scatto risulterebbe deformata, visibile solo in parte e tagliata, e distoglierebbe inoltre l’attenzione dal soggetto.
Indossare abiti classici?
Un’indicazione sempre valida è quella di indossare abiti classici, senza tempo, che non siano troppo legati alla moda contemporanea ma che possano farvi amare gli scatti ottenuti anche a distanza di tempo.
Probabilmente è ovvio dire che gli abiti da prediligere sono quelli che, per cromia, valorizzano e mettono in risalto i vostri colori naturali: se difficilmente si sbaglia con una camicia bianca e un paio di jeans, lo stesso non si può garantire quando si ricorre a colori brillanti – come ad esempio il verde, il giallo o l’arancio – che, seppur bellissimi, non donano a chiunque.
Altri suggerimenti
Altro importante suggerimento, imprescindibile soprattutto quando si scatta con più persone, ma essenziale anche quando la sessione vede un solo protagonista, è quello di coordinare i colori che si decide di indossare. Per un servizio di famiglia, per esempio, consiglio sempre di scegliere la stessa tonalità per tutti i protagonisti della fotografia – che sia il bianco, il nero, o un colore più neutro come il grigio chiaro, il beige o il rosa cipria, da abbinare a pantaloni o gonne, scuri o chiari secondo il top – e di portare con sé due cambi a testa, in modo da poter essere pronti a scattare su più set.
Se invece mi appresto ad effettuare un servizio di coppia o un servizio prematrimoniale, consiglio innanzitutto di coordinare gli abiti secondo lo stile, di giocare con le stesse tonalità o con le sfumature di un colore oppure – esattamente al contrario – di puntare sul contrasto.
Tutte le precisazioni fatte vedono però due eccezioni: le donne che chiedono delle fotografie di gravidanza, per le quali dispongo di abiti realizzati appositamente per questo tipo di occasione, e i neonati, ai quali fornisco – nei servizi dedicati ai newborn – tutti gli accessori e i tessuti necessari alla realizzazione del servizio.
Conclusione
Per concludere, mi preme precisare che i suggerimenti partono dal presupposto che chi viene nel mio studio debba sentirsi a suo agio, in modo che la propria personalità non venga stravolta ma valorizzata. Lo stesso può essere detto riguardo le acconciature o il trucco: preferisco lasciare i miei clienti liberi di pensare alla loro immagine rimanendo il più naturali possibile – sicuramente curati e in ordine, ma senza esagerare. Per qualsiasi informazione contattami in questa pagina.