Qualche settimana fa sono stato contattato da un cliente da sogno: una persona rispettosa del mio lavoro, che ha saputo ascoltare i miei consigli, apprezzarli e lasciare che raccontassi a lui la mia visione delle cose.
E’ stato un servizio fotografico troppo breve, una grande esperienza – per me – che avrei volentieri prolungato per ricavarne del sano piacere professionale…
ma Kyohey e Ryoko sono dovuti tornare a casa: sono giapponesi, ed ogni anno per il loro anniversario si regalano una fuga d’amore con annesso servizio fotografico, in cui utilizzano gli stessi abiti del loro viaggio di nozze.
Hanno avuto idee chiarissime su quali fossero le cose da fare e da non fare (le pose e la formalità delle immagini non sono una mia scelta), e la proverbiale riservatezza nipponica è stata dura da superare: qualche volta sono riuscito perfino a vedere un sorriso mentre li fotografavo;
lasciarsi trasportare da una conversazione piacevole – invece – o da uno scherzo e da qualche battuta è stato possibile.
Forse hanno capito con quanta passione li stessi seguendo, e si sono prestati al gioco.
Forse siamo diventati veramente amici.
Sono andato a conoscerli mercoledì sera, non appena sono stato libero: ho proposto di far visitare loro Lucca, ed hanno accettato felici, pur chiarendo che non erano pronti per essere fotografati.
E’ stata un’ottima occasione per conoscerci più a fondo, mangiare insieme i piatti della tradizione lucchese (Lucca in my heart) e sentire di nuovo quella città sulla mia pelle.
Giovedì, dall’alba per le successive 4 ore, abbiamo girato il centro di Pisa soffermandoci ogni qualvolta lo scenario ci invitava a farlo.
Dopo una breve colazione in via Santa Maria a Dolce Pisa, ci siamo ritirati all’interno del teatro Rossi (non finirò mai di ringraziare i miei contatti all’Havana per avermi permesso ancora una volta di fare foto all’interno).
Venerdì mattina altre 3 ore di servizio fotografico nei due splendidi spazi verdi di Pisa, l’orto botanico dell’università ed il Parco Naturale di San Rossore, accompagnati da una leggera pioggia ma felici di poter fare qualcosa in più.
Alla fine, schiena a pezzi e gambe doloranti, mi sono ritrovato felice di aver affrontato queste giornate dense di impegni e faticose, con la consapevolezza di aver raggiunto tutti i miei obbiettivi. Innumerevoli messaggi di ringraziamento mi hanno fatto capire, poi, che il mio lavoro è stato apprezzato, così come la gestione del lato umano di un servizio fotografico molto intimo.
Per ringraziarmi ancora una volta, Kyohey e Ryoko hanno offerto la loro disponibilità nel concedermi il diritto di pubblicazione.
Apprezzo tantissimo, convinto di aver fatto del mio meglio perché vedessero la Pisa migliore!