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Quando Caterina – wedding planner di Pisa – mi ha comunicato che il mio vecchio amico Antonio si stava per sposare, per poco non sono balzato su dalla sedia, sinceramente felice della notizia e di dover essere io il fotografo scelto per la grande occasione:
mentalmente avevo già pronto un piccolo piano per raccontare la giornata in modo perfetto, la quale sarebbe dovuta essere da tutti ricordata negli anni attraverso le mie fotografie.

Purtroppo però, il mio piano originario è stato modificato leggermente a causa della ristrettezza dei tempi degli sposi, i quali avevano scelto come location per il matrimonio l’impareggiabile Terricciola, così simile alla Val d’Orcia nella tipicità dei paesaggi della Toscana, perchè lo sposo sarebbe arrivavato direttamente dalla Cina.

La parte iniziale del lavoro ha riguardato maggiormente la sposa, visibilmente emozionata, le cui espressioni lasciavano traspirare tutti i sentimenti che si agitavano senza sosta; quando chiudeva gli occhi, quando rivolgeva lo sguardo all’orizzonte, quando guardava casualmente l’obiettivo della mia macchina fotografica: erano questi i momenti migliori per fissare la sua immagine e le sue emozioni.

Per raccontare una storia, è necessario un preambolo, in particolar modo quando si tratta di uno sposalizio: colui che cattura le immagini deve saper raccontare l’inizio di questa grande avventura, anche solo attraverso la posizione delle mani in un momento della preparazione.

Antonio non è cambiato affatto negli anni, e costruire con lui quella storia a figure è stata un’esperienza entusiasmante: da subito lui e i suoi amici si sono immersi nel racconto della vicenda e hanno posato in modo naturale, così come erano e come si stavano divertendo, facendo diventare anche me parte del gruppo e non un semplice fotografo al lavoro.
Insieme abbiamo vissuto la preparazione con spensieratezza, quasi fosse una rimpatriata tra amici; sempre con lo stesso sorriso felice, circondato dalle persone a lui più care e con la consapevolezza di stare per realizzare il sogno della sua vita:
non è sempre facile far trasparire queste sensazioni, eppure con lui e la sua cricca di goliardi le difficoltà si sono decisamente annullate.

Lo sguardo più semplice e distratto comunicava gioia e tutto ciò ha portato una luce ineguagliabile a tutto il reportage.
Non ricordo esattamente di chi sia stata l’idea (mento spurodatamente), ma ad un certo punto si è deciso di fare delle fotografie all’aperto e… con molta ironia: così, nel pieno del gioco e dei preparativi, è stato deciso di uscire e passeggiare lungo il viale alberato con i testimoni in mutande a far da contrasto con l’eleganza dello sposo, con lo scopo di far sorridere chi avrebbe poi visto le immagini, valorizzando il bellissimo panorama, e vendicando il mio amico Antonio per gli scherzi che stava subendo.
Di lei, invece, mi ha catturato la maggior serietà, attenta al fatto che ogni particolare fosse perfetto e che nulla di quanto si stava facendo andasse perduto (fortunatamente Loredana è riuscita a seguire con discrezione la sposa mentre io mi dedicavo ai baldi giovani!).
Arrivato il grande momento, il suo sorriso sembrava che fosse esploso, talmente era raggiante: tutte le spose sono entusiaste al loro matrimonio ma Francesca comunicava splendidamente l’emozione e la contentezza che la pervadeva, col suo spettacolare abito bianco e lo strascico e le scarpe fa-vo-lo-se!
Ho fatto particolare attenzione al momento in cui Antonio prendeva la fede da porgere al dito della sua amata, la cura che ha messo in quel gesto, la sua tenerezza, probabilmente è inenarrabile, ma se un modo c’è spero sia grazie a quella fotografia.
La zona scelta dalla coppia non poteva essere migliore: a quell’ora il sole forniva la luce giusta per illuminare i loro volti e rendere magistrali le prime fotografie che facevo loro dopo lo scambio degli anelli e il loro bacio circondato dagli alti alberi sempreverdi, aveva il sapore di una favola raccontata.
Nonostante la stanchezza, i festeggiamenti sono proceduti nella tenuta “la Spinetta“, dove in mezzo ad una preparazione senza eguali, gli sposi hanno saputo mostrare ancora il loro spirito giovane ed allegro, innamorato l’uno dell’altro:
tutto il gruppo degli invitati ha saputo tener duro e regalare degli ultimi scatti eccellenti facendo percepire la serenità della serata; i giochi non sono mancati e neppure i discorsi di ringraziamento, che hanno coronato questa giornata memorabile per tutti e sicuramente anche per me.
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