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Fotografo Matrimonio Pisa

Ho sempre pensato che chi nasce con le fossette avrà molto di che sorridere nella vita.
Nicola, lo sposo, è uno di questi fortunati.
Di sorrisi ne dispensa in quantità generose per tutto il giorno, un sorriso contagioso anche per chi di noi le fossette non le ha.
Lui abita a Calci, piccolo borgo medioevale con caratteristiche tutte particolari ed una storia da raccontare. Immersa nei monti pisani, sorge come una cattedrale nel deserto, con la favolosa certosa a ricordare il passato ricco e mite di quei luoghi.

Prima – con Loredana – che mi assiste in questo servizio, raggiungiamo Nicola a casa sua, e portiamo via delle immagini da urlo con i suoi genitori che sono stati modelli favolosi e si sono prestati al gioco..

Poi siamo corsi ad Asciano in compagnia della sposa Alessandra che conosco dai banchi di scuola.. su di noi il primo giorno di agosto si posa lieve con un carico da 40°C all’ombra.
Fortuna che nel giardino di Alessandra di ombra ce n’è parecchia, così ci trasferiamo tutti all’aperto per il trucco, e la vestizione e le ultime fotografie da fidanzata.

La giornata è coperta e la luce morbida.
Un caldo assassino, ma fotograficamente è tutto perfetto.
La cerimonia è calda (bollente?), non solo per la temperatura esterna.
Nella Chiesa di San Michele degli Scalzi a Pisa si sta come in un nido, fra pietre antiche e volte in mattoni.
Le strette finestre non fanno passare un filo d’aria, l’effetto è quasi divino, si sospetta sia un nuovo metodo di meditazione per trascendere il fisico..

Poi niente, nel giro di pochi minuti e con un tempismo da centometrista, sul finire della cerimonia arriva lei: la buriana! Tuoni, fulmini, pioggia a vento… Il timido sole del primo giorno d’Agosto che già prometteva una giornata da schiantare d’umidità è sconfitto dietro una parete grigia di nuvoloni e in un lampo (è il caso di dirlo) ci rovescia addosso una cisterna d’acqua. Qui il mio amore per la splendida opera architettonica che è la Chiesa di San Michele vacilla, un porticato avrebbe fatto comodo.

Sugli sposi raggianti piovono riso, goccioloni e congratulazioni. Ci consoliamo con il vecchio detto della sposa bagnata, ma intanto ci tocca aspettare che il cielo si plachi almeno un po’ per proseguire con il secondo atto.
Alessandra ha il polso della situazione, è la mia fisioterapista e la mia schiena sa quanto può essere pratica e determinata.
Lei e Nicola hanno scelto la campagna di Terricciola per le foto del dopo cerimonia… e campagna sia!

Ci aspetta un paesaggio bucolico da favola e una rigogliosa vigna verde con cui incorniciare i due neo-sposi, con l’ombrello e senza. In questo caso favoloso fa rima con fangoso ma chi si ferma è perduto e in fondo se ce la fa lei con i tacchi e l’abito lungo, io non posso che togliermi il cappello – si fa per dire – con buona pace delle mie scarpe lucide. Le foto riescono comunque: Nicola sorride a piene fossette, Alessandra ha il sole dentro e un minimo di postproduzione farà la magia.

È tempo di raggiungere gli invitati a Pieve de Pitti per il banchetto, residenza storica di un’antica famiglia fiorentina e location incredibile per matrimoni, circondata da 16 ettari di ottimo sangiovese.
Anche qui il verde e la natura la fanno da padroni, ma il maltempo continua a essere l’imbucato indesiderato alla festa e ci tocca fargli posto a tavola (rinunciando alla cena a bordo piscina per una sala intima della villa). Per fortuna a un certo punto il maltempo capisce l’antifona, brindiamo alla sua ritirata e usciamo allo scoperto per un finale in bellezza con la torta, candele un po’ ovunque e le lanterne cinesi che si levano verso il cielo.

Si torna a casa, l’umido mi è entrato nelle ossa e la mia fisioterapista è in congedo matrimoniale… Pazienza, è stato bello!

Grazie a Loredana per il supporto e tanti auguri ai miei cari amici Alessandra e Nicola: non sarà quel goccio d’acqua ad aver creato disturbo!

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