Io e Nadia ci siamo conosciuti cinque anni fa, quando aveva partecipato ai corsi di fotografia che curavo insieme a Nicola.
Mi ha raccontato delle sue difficili condizioni di salute solo quando mi ha chiesto di fotografare il suo matrimonio.
In quel momento sono passato dall’entusiasmo per un nuovo lavoro alla consapevolezza di avere un ruolo quanto mai delicato.
Più si avvicinava la data del matrimonio, maggiore era la percezione dell’enorme responsabilità che comportava quel servizio; tanto che il mio “dream-team” con Loredana è stato arricchito dalla sensibile presenza di Roberto Panciatici, che non ringrazierò mai abbastanza per avermi permesso di lavorare nella massima tranquillità.
Un 5 Giugno che non si può dimenticare: giornata perfetta per una preparazione permeata (invasa) dall’amore degli amici e della famiglia, ma in special modo di una saggia nonna siciliana.
Non sono certamente mai mancati né spirito né sorrisi.
Nemmeno quando un orecchino ha perduto la sua pietra preziosa, ritrovata da me grazie ad un gran colpo di fortuna.
La festa pubblica è stata a Montione, all’abbazia di San Savino: un complesso antico e spettacolare immerso in un piccolo borgo, la cui chiesa rimane nascosta da un portone e viene raggiunta solo dopo una lunga, ripidissima scalinata. Più di 200 persone si stringevano dentro e fuori dalla chiesa (anche troppo stretti, visto il caldo già ferragostano) per far sentire la loro vicinanza agli sposi.
La festa, nel giardino tranquillo e riservato di Valle di Badia, ci ha permesso di dedicarci ad un’intensa sessione di ritratto riservata a Nadia e Marco, sfuggiti alle attenzioni di Roberto solo dopo averlo accontentato in tutto, in cambio di immagini memorabili; insieme a Loredana, io mi sono dedicato al reportage di tutta la giornata, fino all’esaurimento di ogni residua energia, cercando di non perdere nemmeno un dettaglio.
E’ un pensiero facile la similitudine tra la scalinata della chiesa di Nadia e Marco e le difficoltà che si incontrano nella vita.
Lei, coraggioso medico, combatte ancora per la sua salute. E noi siamo certi che tutto andrà per il meglio.