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Scrivere di un nuovo nipote, dopo che ho scritto già tanti articoli su maternità, neonati, pancine e pancioni non è facile.
Potrei cominciare dicendo che non condividiamo nemmeno una piccolissima porzione di DNA; ma trascuro intenzionalmente questo dettaglio.
Ho cominciato a lavorare come fotografo con il suo babbo, e probabilmente per il fatto che è antitetico a me – rilassato in tutto quello che fa, sempre e comunque – il rapporto con Michele non è mai venuto meno.

Con il tempo le occasioni per fotografare si, quelle si sono un po’ diradate, ma d’altronde adesso deve curare la sua famiglia.
Ci sono vantaggi e svantaggi nel perdere un braccio destro… così destro.
Circa gli svantaggi è meglio non scrivere, anche perché sono stato accompagnato fuori da questa relazione a due (tra me e Michele) con una gradualità tale che quasi non me ne sono accorto.

I vantaggi sono innumerevoli, e spesso inestimabili. Ne elenco brevemente alcuni, che mi saltano alla mente:

– una moglie (la sua) che mi adora perché non lo porti via nel weekend
– cene e feste da mille e una notte, degne di una coppia di chef stellati- vino di prima qualità (devono aver imparato ‘il trucco’ alle nozze di Cana)- ogni tanto un Toscano 12 mesi, guardando le stelle- un po’ più raramente – ma non me ne sto ancora lamentando – un nipote da tre chili TRE! (che al prezzo del Caviale Beluga viene via a 19.200 euri)

Va detto che il ranocchietto s’è fatto aspettare, e mi ha tenuto sveglio tre giorni, nemmeno fosse figlio mio; ma si può dire ne sia valsa l’attesa: andrebbe provato su una tartina con un velo di burro, ma pare già bòno così com’è.
Adesso non mi date del comunista-mangia-bambini.. sarebbe un errore micidiale! Ma sicuramente ai miei nipoti – che clienti non sono – qualche morsotto lo do volentieri!

Uncle’n love

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